Lo sviluppo sostenibile costituisce uno dei quattro pilastri principali della politica di acquisto del Gruppo Socomec. Favorire i fornitori responsabili e attivamente impegnati, oltre all'utilizzo di materie prime ecosostenibili, costituisce, quindi, uno degli obiettivi strategici del Gruppo.
Ogni nuovo fornitore di Socomec deve sottoscrivere il "Codice di condotta". Il fornitore si impegna a rispettare i principi aziendali di Socomec: trasparenza, condizioni di lavoro, diritti umani, protezione dell’ambiente, acquisti sostenibili e prassi commerciali corrette ed eque.
Dal 2016, Socomec è andata oltre nelle relazioni con i suoi fornitori. Il Gruppo è firmatario della "Carta dei rapporti responsabili con i fornitori".
Elaborato congiuntamente dall'Ufficio francese di mediazione creditizia e dal Consiglio nazionale degli acquisti (CDAF), questo documento incoraggia le imprese appaltatrici ad attuare una procedura di miglioramento nei confronti dei loro fornitori, soprattutto le piccole e medie imprese. Socomec applica queste buone prassi e si assume la sua responsabilità con i suoi fornitori in un quadro di fiducia e rispetto reciproci.
Oltre a questi due documenti, Socomec valuta i suoi fornitori nell’ambito di varie aree come le risorse umane, la responsabilità sociale, il rispetto dei diritti umani e l’impegno a livello ambientale.
La piattaforma Business Partner Integrity controlla anche tutti i partner strategici del Gruppo per prevenire qualsiasi pratica discriminatoria. È stata stabilita una procedura per monitorare queste valutazioni e per trattare i casi in cui il fornitore risulta non conforme.
Socomec non acquista minerali direttamente dalle miniere o dalle fonderie. Tuttavia, nel rispetto della legislazione e dei diritti umani e in conformità con le aspettative dei nostri clienti, il Gruppo richiede ai suoi fornitori diretti di rispettare le normative esistenti e di fornire tutte le dichiarazioni necessarie. Allo stesso modo, Socomec richiede ai suoi fornitori di rifornirsi da fornitori responsabili che adottino essi stessi una politica di non acquisto di minerali da zone di conflitto.